CLEMENTE BUSIRI VICI

ARCHITETTO

STAMPA

AD Febbraio 2004

ESERCIZI AL TRAPEZIO


Aperture dalle forme irregolari collegano gli ambienti di un attico anni Cinquanta ai Parioli.
Un giovane imprenditore romano si è rivolto all’architetto Clemente Busiri Vici per trasformare un attico in una palazzina anni ’50 ai Parioli, con magnifica vista su Roma, in una casa-studio essenziale, moderna e confortevole.
L’architetto ha aperto gli spazi eliminando pareti divisorie e separando l’ingresso, la zona pranzo e il soggiorno per mezzo di agili quinte trapezoidali che creano intimità, conservando allo stesso tempo l’ariosità dell’open space. Ha ricavato un elegante studio e salotto là dove c’erano la camera di servizio e il bagno, e ha trasformato la cucina in una vivace stanza high-tech. Nel soggiorno, un divano rivestito in lino color corda e poltroncine foderate con tessuti orientali guardano, sulla parete di fronte, un televisore al plasma che, specchiandosi nella finestra panoramica sopra il divano, crea l’effetto di un quadro surreale. Piante di Cycas e di mandarino crescono sul terrazzo, rivestito da un pavimento in cotto e coperto da una tenda a scorrimento orizzontale. Arredato con day-bed ed eleganti mobili da giardino, esso è stato concepito come un proseguimento del soggiorno e della zona pranzo, vivibile per gran parte dell’anno grazie al bel clima romano.
 Nello studio l’architetto ha voluto coniugare classico e avanguardia. Il cammino con cappa e cornice in acciaio e la balaustra della scala che porta nella zona notte. Per la biblioteca e la lineare scrivania posta di frionte a un’ovale finestra panoramica, Busiri Vici ha usato il legno di rovere. Accanto alla scrivania, una sedia professionale degli anni Trenta. La decorazione delle pareti è affidata a opere di artisti contemporanei, ricercate con grande passione dal padrone di casa. Al piano di sopra, la camera padronale e quella degli ospiti sono molto semplici e lineari. I bagni, invece, sono disegnati dalla fantasia dei materiali. Busiri Vici ha scelto infatti il peperino, la tipica pietra romana, per il pavimento del bagno padronale, e il frassino per quello degli ospiti; stucco veneziano bianco per le pareti e un mosaico di grande effetto, color ghiaccio, per le docce. E su pianali di legno poggiano lavandini di cristallo.